La lastra ceramica rivestita, in cui viene eseguito il lavoro, è sempre di materiale poroso (per esempio: pietra lavica o argilla), in grado di assorbire lo smalto e che appunto ne determina l’effetto “smaltato”.

La tecnica di pittura su ceramica è una tecnica speciale. Infatti, l’elaborazione di colori, a mano libera con il solo ausilio di spazzole, avviene sulla superficie della piastra precedentemente immersa nello smalto, che quando essiccato forma una pellicola di rivestimento sottile di polvere di smalto. Sulla superficie di smalto in polvere dove le pennellate vengono combinate e sovrapposte  con abilità, utilizzando colori che al momento della pittura grezza hanno sfumature e colori, che cambieranno completamente al termine del processo di cottura, ad una temperatura di circa 930°. Ciò richiede una grande manualità e capacità di scelta e combinazione dei colori per ceramica, al momento della creazione di ogni singolo pezzo. Mescolare i colori a “crudo”, pennellata per pennellata, è molto difficile e ottenere l’effetto desiderato è un’ardua impresa, sono necessari almeno 20 anni d’esperienza per avere una tale manualità, che deve tener conto dell’evoluzione e mutazione dei colori durante la creazione dell’opera. Questo è l’aspetto che più differenzia il dipinto su ceramica, rispetto ad altre tecniche “tradizionali” (olio su tela, acquerello), dove “le visioni dei colori” sono immediatamente ben compresi, in relazione al risultato finale dell’opera. Tutte le opere realizzate con la tecnica di pittura su ceramica solo per la loro evoluzione cromatica, sono unici. Le opere sono dipinte interamente a mano, dagli artisti: Salvatore Floridia e Nicola Gulizia, infatti mostrano la doppia firma.